venerdì 10 dicembre 2010

"OMICIDI" PREMEDITATI..!

venerdì, 10 dicembre 2010


Vogliono ammazzarci tutti a norma di legge

Qualche giorno fa a Genova ho avuto il piacere di incontrare alcune persone del Comitato Ambiente e Salute di Spotorno-Noli. C'erano anche i genovesi del Comitato per Scarpino. Cos'hanno in comune queste persone? Tutti lottano letteralmente per salvare la pelle, la loro e quella dei loro cari e persino quella di persone che non conoscono: tutti i cittadini del savonese e del genovese. Non fanno vuote promesse in cambio di voti, non sono interessati alle poltrone, si autofinanziano, stanno ore al freddo per fare un po' d'informazione, si documentano, studiano, sono diventati degli esperti etutto questo perché? Risponderò con una frase di Felice Airoldi, portavoce del comitato per Scarpino, perché "vogliono ammazzarci tutti a norma di legge"
I pericoli a cui sono sottoposti i cittadini del savonese e del genovese si chiamano diossina e metalli pesanti. Partiamo dal carbone. Chi può negare i danni fatti da altoforno e coqueria dell'Italsider poi
divenuto Ilva di Cornigliano? Chi può dire che tante persone non sono morte o non si sono ammalate sul lavoro? Mia nonna percepisce ancora la pensione di risarcimento per la silicosi di mio nonno, deceduto a sessant'anni. Oggigiorno però, nonostante l'Ilva non lavori più a caldo, ci sono ancora le altrettanto pericolose e inquinanti centrali a carbone che si trovano a Vado Ligure (Sv), Genova (sotto la lanterna) e La spezia che insieme alla coqueria di Bragno gettano in aria una concentrazione di sostanze tossiche che non si riscontra in alcuna altra area geografica europea. Gli amici di Vado ci spiegano in un volantino proprio ben fatto che da una centrale termoelettrica a carbone fuoriesce una cinquantina di sostanze inquinanti e le polveri sottili tra cui le più fini e insidiose: le pm 2,5 e 0,1 che, essendo microscopiche, non vengono trattenute da alcun tipo di filtro, si diffondono coi venti e vanno ad insinuarsi negli alveoli polmonari passando anche nel sangue. Citando sempre il comitato di Vado Ligure, studi statunitensi e europei affermano che là dove esiste una centrale a carbone si verificano patologie diffuse di tipo tumorale e cardio-circolatorio. Pertanto negli USA e in Europa si sta bandendo l'uso del carbone quale combustibile altamente tossico. Mentre la comunità europea invita con forza a ridurre l'uso del carbone e tutto il mondo e preoccupato per l'effetto serra dovuto all'emissione di CO2, nella centrale di Vado non solo si mantengono in funzione i due gruppi a carbone, risalenti agli anni '60 e come tali obsoleti e inquinanti ma si progetta il potenziamento a carbone della centrale stessa. I signori del carbone difendono la loro convenienza pubblicizzando l'assenza di rischi per la salute e la riduzione delle emissioni attraverso una maggiore efficienza. Ma com'è possibile se aumenta la quantità di carbone bruciato e non esiste tecnologia atta a bloccare le microscopiche polveri fini e ultrafini che escono dai camini o si formano in atmosfera dopo essere uscite come ossidi di zolfo e di azoto? E com'è possibile migliorare i vecchi gruppi a carbone che da anni funzionano senza l'obbligatoria Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) se lo stesso ministro dell'ambiente ha ammesso che dopo qualche modifica negli anni '90 "non sono ulteriormente migliorabili"? Il comitato si chiede:

- siamo sufficientemente informati sulla qualità e quantità dei controlli di aria, acqua e suolo e sappiamo se vengono "adeguatamente" effettuati dall'ente pubblico e dal "controllato-controllore"?

- sappiamo che in tutto il territorio della provincia di Savone è in funzione una sola centralina per la misurazione delle pm 2.5, le penetranti polveri che nessun filtro può trattenere?

- avvengono verifiche sui valori della radioattività ambientale e di quella delle ceneri frutto della combustione del carbone "utilizzate nei cemnetifici"?

- il grande parco carbone da sempre a cielo aperto in pieno centro abitato è normale?

- i dati sulle patologie cancerogene e cardio-vascolari nel territorio sono messe in relazione al reale inquinamento se questo non viene misurato e la posizione chiarissima dell'ordine dei medici della provincia di Savona viene irresponsabilmente ignorata?

Il comitato dichiara che il monitoraggio ambientale e gli studi epidemiologici sono dovuti e avrebbero dovuto essere effettuati in modo idoneo in tutti questi anni ma ricordiamoci che l'obiettivo primario deve essere una scelta a monte: non continuare a usare combustibili altamente tossici riconosciuti tali dalla comunità scientifica internazionale, anche perché non basta il rispetto dei limiti di legge per garantire la salute umana, specie in riferimento allo sviluppo di bambini e adolescenti.
Il comitato ci avvisa di un altro pericolo. Il piano provinciale dei rifiuti prospetta di bruciare nelle centrali a carbone il C.D.R. ovvero combustibile da rifiuti con emissioni di diossina e metalli pesanti (dalla discarica del Boscaccio il passo è facile, naturale e ... conveniente ma il prezzo sanitario e sociale è enorme) "I medici per l'ambiente ricordano che distruggere materia tramite la combustione con il pretesto di recuperare energia è una prassi sempre più contestata e criticata nella letteratura scientifica indipendente e che trova la propria ragion d'essere solo in assurdi incentivi economici che nulla hanno a che fare con la reale tutela dell'ambiente e della salute" (Patrizia Gentilini oncologa e presidente dell'Isde di Forlì, comunicato stampa del 09/07/2010)

Lo sa bene anche Felice Airoldi che bruciare rifiuti è non solo fuori legge ma altamente pericoloso per la salute umana infatti le sostanze che fuoriescono sono praticamente le stesse che si ottengono bruciando carbone. Ci eravamo preoccupati per il fatto che non ci sembrava realistico che a Genova nel Gas-inceneritore voluto dal sindaco finisse solo il residuo del 65% di raccolta differenziata (che oggi è un misero 28%, forse 20%) della spazzatura genovese, quando attualmente nella discarica di Scarpino ci finisce di tutto e di più e da tutta Italia e non sempre in trasparenza. Infatti il governo sta addirittura tentando di eliminare l'obbligo della raccolta differenziata in totale disaccordo con le norme europee, praticamente mi chiedo perché non ci caccino dall'UE. Felice Airoldi lancia questo appello "Allarghiamo la protesta, anche Marco Bersani conclude i suoi interventi con ...non dimentichiamoci che con l' acqua ci si batte anche per i rifiuti e il trasporto pubblico ....questi criminali vogliono boicottare la raccolta differenziata, vogliono togliere l'obbligo...capite!!! vogliono bruciare il CDR nelle centrali a carbone !!!
Raccolta differenziata significa difendere decine di migliaia di posti di lavoro nelle Aziende di igiene urbana, municipalizzate, ma a fine mese verranno obbligatoriamente privatizzate il privato si terrà solo il "ciclo finanziariamente redditizio" nel nostro caso la seconda discarica più grande del paese e il CANCROGASSIFICATORE, hanno i soldi in mano, 250 milioni!
Con l'inceneritore basteranno 40/50 addetti, bruceranno tutto tal quale in cima a un monte dove nessuno vede niente TUTTI GLI ALTRI ? A CASA!!!! a Genova lo hanno già fatto con AMI, ASTER, ora con AMT e poi tocca ad AMIU dei 2.000 dipendenti la metà verra affidata a qualche cooperativa di "sfigati", stipendi da fame e Genova ancora più sporca altro che Smart City, nessun sindacalista si fà sentire??????
Il momento è drammatico, il mio Paese è in rovina per colpa loro...fermiamoli."

Già il momento è drammatico da Terzigno a Genova e Savona, non aspettiamoci nulla dai politici, sono spinti solo da un sentimento di avidità. Se vogliamo salvare la pelle dobbiamo prendere coscienza di queste cose e passare alla mobilitazione generale. Il carbone non è il futuro. La raccolta differenziata e le energie rinnovabili creano posti di lavoro, salute e benessere. La politica pensa solo al guadagno imminente a discapito di tutto e tutti, anche del pianeta terra. Scegliamo da che parte stare.

http://www.nocarbone.it/

pergenova.wordpress.com

di Cinzia Bascetta

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