mercoledì 18 gennaio 2012

APPUNTI SCIENTIFICI "IL CIBO CI CAMBIA DENTRO"..!

Appunti scientifici sull'intervista a De Fez "Dalla Cina: il cibo ci 
cambia dentro" - Panorama
a cura del Dr. Giuseppe Altieri, Agroecologo


GENTILE REDAZIONE DI GREENPLANET VI PREGO DI PUBBLICARE QUESTO MIO 
COMMENTO ALL'INTERVISTA A DE FEZ

Vorrei ricordare solo alcune cose riguardo a queste interviste dal 
taglio semplicemente riduzionista e non scientifiche

1. l'Uomo è sul pianeta da milioni di anni dove si è Co-evoluto 
"lentamente" con le modificazioni climatiche e naturali, ecologiche ed 
agroecologiche, che hanno pian piano adattato il suo DNA e quello 
degli altri esseri viventi....
..per cui è molto difficile che qualcosa di naturale gli faccia del 
male...
anche se le patate le mangiamo da pochi secoli in Europa i nostri 
antenati hanno girato in lungo e in largo il pianeta.... conservandone 
memoria nel DNA...
e se ci sono piante velenose o altri fattori di rischio abbiamo 
l'intelligenza per evitarli

2. le manipolazioni genetiche artificiali, come negli organismi 
transgenici (con geni estranei alla specie) o gli OGM da mutazioni 
indotte (con radiazioni ionizzanti, chimica mutagena e radiazioni 
ultrasoniche od elettromagnetiche, ecc) creano rapide ed ampie  
modificazioni del DNA con ripercussioni a tutto il patrimonio genetico 
nel suo complesso
...e trasferimento genico verticale (nella stessa specie) ed 
orizzontale (ad altre specie attraverso microrganismi della 
digestione, o della decomposizione nei terreni, ecc)....
  per cui la nuova varietà o razza produce nuove sostanze sconosciute, 
nuovo Rna, allergeni, tossine incognite e sconosciute modificazione di 
enzimi ecc...dalle conseguenze sicuramente pericolose, ovvero 
dannose... ma sconosciute ed imprevedibili ...
che si trasferiscono nell'ambito della specie e tra le specie, con 
danni irreversibili...
tra le cosiddette "nuove malattie"... Celiachia, Parkinson, Cancri di 
ogni genere, allergie di ogni tipo... ecc.
Lo studio cinese si riferisce in particolare a Rna modificato (che si 
forma a partire dal DNA e trasferisce le informazioni genetiche dal 
nucleo al resto delle cellule, ndr) derivante da OGM, che interferisce 
sul metabolismo naturale di chi se ne nutre... con effetti 
pericolosissimi

3. non esistono dosi di tolleranza di agenti mutageni e cancerogeni 
come Pesticidi, OGM, diossine ecc... ma solo la diversa capacità 
individuale di resistenza a tali modificazioni indotte nelle nostre 
cellule e nel nostro metabolismo (che agiscono ad es da interferenti 
endocrini a dosi infinitesimali, modificando i nostri ormoni...) per 
cui il nostro sistema immunitario continuamente agisce , ma entro 
certi limiti, nella riparazione del DNA (dove è importantissima la 
presenza di vitamine di ogni tipo e naturali, minerali, ecc, nella 
dieta che dev'essere BIO-Logica... in modo da "prevenire" le 
malattie), nella soppressione di cellule mutate o cancerogene, cos' 
come nel combattimento contro virus e altri microrganismi patogeni 
dannosi al nostro equilibrio fisiologico...
I più deboli saranno i primi a rimanere vittime di agenti inquinanti 
di sintesi e manipolazioni genetiche artificiali, con danni 
irreversibili per la propria salute...
...tra questi i bambini che oggi subiscono dosi di pesticidi molto 
superiori agli adulti essendo tarate su un corpo di 60 kg !!! ...ed 
avendo un metabolismo molto delicato in quanto in veloce 
accrescimento...
Il bambino non è un piccolo adulto (ndr)... Ed è per questo che gli 
OGM sono spesso vietati almeno nell'alimentzione per l'infanzia
LA COSTITUZIONE ITALIANA DICE CHE TUTTI I CITTADINI SONO UGUALI DI 
FRONTE ALLE LEGGI... PER CUI LE SOGLIE DI (IN)TOLLERANZA VANNO 
ABROGATE...

LA COSTITUZIONE INOLTRE TUTELA LA SALUTE E L'AMBIENTE  SALUBRE (ART 32 
E 9)  E IL PROGRESSO DELL'AGRICOLTURA NELLA CONSERVAZIONE DELLA 
FERTILITA' DEI TERRENI (ART 44) PER LE GENERAZIONI FUTURE, REGOLANDO 
L'ATTIVITA' ECONOMICA AFFINCHE' TALI DIRITTI INVIOLABILI SIANO 
RISPETTATI (ART 41)

E' ora che le norme europee e soprattutto Nazionali applichino la 
clausola di salvaguardia nazionale e il principio di precauzione verso 
tutti gli OGM e non solo sugli organismi transgenici, vietando 
l'importazione e la produzione degli stessi con tolleranza zero ed 
etichettature obbligatorie per ogni traccia di ogm negli alimenti... 
se proprio qualcuno volesse sperimentarli sul proprio corpo.

Sarebbe ora che i veri scienziati (e i giornalisti seri) si 
mobilitassero contro il riduzionismo scientifico...
...che fa male sicuramente alla salute fisica, ma anche a quella mentale
------------------
Dalla Cina: il cibo ci cambia dentro
Inserito il 15 gennaio, 2012 - 16:27 Fonte Greenplanet

Da oggi la frase 'L’uomo è ciò che mangia' potrebbe arricchirsi di 
nuovi significati in seguito alla scoperta fatta da un gruppo di 
ricercatori cinesi e pubblicata sulla rivista Cell Biology. Chen-Yu 
Zhang e colleghi della Università di Nanjiing hanno verificato che i 
microRNA, piccole sequenze di nucleotidi, contenuti nelle piante si 
trasferiscono nell’organismo dell’uomo che le consuma e interagiscono 
con l’espressione dei suoi geni.

Nel sangue di 21 volontari si è cercata la presenza di microRNA 
derivanti da specie vegetali come il riso, il frumento, le patate e il 
cavolo. I microRNA non solo si trovano nei campioni di sangue 
prelevati, ma dimostrano di poter anche modificare le funzioni 
cellulari dei soggetti testati. Questo è risultato evidente nel caso 
di un microRNA del riso che si lega ad alcuni recettori che 
controllano la rimozione del colesterolo LDL(quello cattivo) dal 
flusso sanguigno, inibendone l’attività.

Anche se è sicuramente troppo presto per capire in che modo questa 
interazione in tutte le sue possibili declinazioni incida sulla salute 
dell’uomo, quello che è chiaro è che il cibo che mangiamo ha un 
effetto sui nostri geni. Panorama.it ha intervistato Roberto Defez, 
primo ricercatore presso l’Istituto di Genetica e Biofisica del Cnr di 
Napoli.

Dottor Defez, ci aiuti a capire la portata di questa scoperta

La novità consiste nel fatto che il micrRNA ha un effetto diretto 
sulla regolazione di geni umani, cioè incide sul loro comportamento.

Quali sono le conseguenze ipotizzabili dell’interazione a livello 
genetico tra piante e uomo?

E’ troppo presto per capire quanto il passaggio dei microRNA possa 
essere funzionale e quanto e se dannoso. I ricercatori cinesi 
sostanzialmente dimostrano che questi microRNA si legano a proteine e 
geni umani e ne influenzano l’espressione. Quanto poi questo trovi una 
reazione nell’organismo, è aspetto diverso. Dallo studio emerge in 
pratica che aver mangiato riso per alcuni millenni ha indirizzato le 
popolazioni a un certo stile, un certo metabolismo, una certa 
caratteristica.

Ma possono esserci anche influenze negative sul comportamento dei geni?

Si può intepretare la notizia in maniera allarmante o semplicemente 
dire che le abitudini alimentari di ogni popolazioni influiscono sulle 
modalità di regolazione di vari geni.

Che cosa succede se mangiamo cose diverse rispetto agli alimenti che 
abbiamo sempre mangiato tradizionalmente?

Non esiste il pedigree di quello che mangiamo. Tutto quello che noi 
italiani stiamo consumando in questo istante in stragrande maggioranza 
non viene dal bacino del Mediterraneo ma dall’America. Siamo ancora 
dei neofiti per quel che riguarda il consumo di patate, pomodori, 
peperoni, mais, soia, riso. Continuamente arrivano specie nuove. 
Abbiamo assistito allo sbarco dei kiwi in Italia, un frutto che non 
esisteva da noi fino a poco tempo fa e del quale adesso l’Italia è un 
grande produttore. I cambiamenti nella dieta avvengono continuamente.

Se tutto quello che mangiamo influisce a un qualche livello sui nostri 
geni, anche gli organismi geneticamente modificati possono avere 
effetti simili?

Non ne sarei né sorpreso né terrorizzato perché, a partire dal grando 
duro della pasta che consumiamo, le modifiche genetiche subite dai 
cibi che consumiamo normalmente sono almeno quattro volte più 
abbondanti rispetto a quelli che chiamiamo Ogm. Sono specie vegetali 
bombardate da radiazioni mutagene che causano la modifica della 
regolazione di almeno 8.000 geni. Stiamo consumando in questo momento 
più di 2.500 varietà di prodotti vegetali modificati attraverso questa 
tecnologia. Uno stesso frutto rimane sugli scaffali dei supermercati 
per 7-8 anni, poi geneticamente cambia. Non è vero che teniamo 
cultivar vecchie di secoli, in realtà selezioniamo costantemente.

Mi sta dicendo che il cambiamento che noi tanto temiamo, Ogm inclusi, 
non ci deve spaventare?

Le spighe di grano erano altre un metro e mezzo durante la Seconda 
Guerra Mondiale, adesso sono altre 80 cm. L’abbassamento delle spighe 
è il frutto di una serie di mutazioni operate in maniera casuale al 
solo fine di ottenere una specie di grano più produttiva. Per gli Ogm 
vengono prese le stesse misure di sicurezza che si adottano con i 
farmaci, mentre quel grano non è mai entrato in un trial di 
valutazione. Lì bastava migliorare la resa e il prodotto veniva 
immesso subito sul mercato senza bisogno di validazione.

Quindi quello che mangiamo è potenzialmente tutto a rischio?

Nessuno ha mai provato la pericolosità, chessò, di una carota 
somministrandola ad animali da esperimento e valutando 500 parametri 
come si fa con gli Ogm. Se così si facesse con tutti gli alimenti oggi 
probabilmente non potremmo consumare fagioli e patate perché, se non 
vengono cotti, contengono tossine estremamente pericolose. A mia 
memoria il riso, protagonista di una delle interazioni individuate 
nella ricerca, non ha mai provvocato stragi alimentari. Ma il kiwi, 
che citavamo prima, ne avrebbe potute provocare. Ci sono classi di 
popolazione che sono pesantemente allergiche al kiwi. La ricerca 
cinese è insomma interessante e importante, ma se dovessi individuare 
seri rischi per la salute comincerei da cose più semplici.

Per esempio?

Le nostre diete ci dimostrano che noi non siamo adatti a mangiare 
tanti carboidrati e tanto zucchero. La sovradisponibilità di zuccheri 
e carboidrati sta di fatto causando l’epidemia di obesità a cui 
assistiamo.

(fonte: Panorama.it)

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