martedì 20 gennaio 2015

DEBUNKERENSIS FALLITUS


Breve documentario sull’insetto stercorario (Nome della specie: Disinformantis Viscidus Debunkerensis fallitus)

L’insetto stercorario non è sempre così inutile come pensiamo comunemente. Egli si occupa sì dello sterco in eccesso, raggruppandolo a proprio uso e consumo, ma ci aiuta altresì a riflettere su quanto “materiale di scarto” abbia invaso il mondo, a come produrne di meno in futuro e a sfr
uttare quello in eccesso, trasformandolo in fertilizzante utile per cause migliori.

Ringraziamo dunque l’insetto Stercorario Debunkerensis e osserviamolo meglio. Di solito lavora di notte, quando nessuno lo vede, per paura di essere scoperto e schiacciato da passanti occasionali che dormono di meno.

Ormai sono sempre in minor numero, infatti, sono stati dichiarati specie in estinzione e vivono protetti in riserve naturali. La rintracciabilità sulle mappe faunistiche è mantenuta segreta dal segreto militare. Questi raccoglitori di sostanze maleodoranti, passano il loro tempo arrotolando delle palle di sterco, per posizionarle in punti strategici. Esse servono per distrarre le prede, che si aggirano ignare per i prati! Quando le loro trappole funzionano al meglio, la preda nemmeno si accorge d’esser vittima e muore con un sorriso stampato in volto. Infatti, lo sterco raccolto, quando fermenta, produce una tossina gassosa, tollerata benissimo dall’insetto Debunkerensis, ma che riesce a ottenebrare la normale facoltà di reazione delle sue prede.

Queste antiche tecniche di caccia, nel frattempo, funzionano sempre meno, per via della velocità di adattamento delle altre specie, che imparano a difendersi volando più in alto, per raggiungere una posizione che permette loro di godere di un panorama più vasto e dunque valutare meglio come salvarsi dai vari predatori in agguato.

Anche noi dobbiamo osservare con più attenzione questa specie e imparare a comprendere la loro utilità per l’ecosistema della terra. Con le loro palle di sterco, potremo concimare il terreno e far crescere la verità rigogliosa. Saranno loro a mostrarci la via per arrivare alle tane e capire che è meglio togliere un po’ di letame in eccesso, invece di restare poco vigili di fronte alla spazzatura che cresce a tal punto, da sommergere tutti! Sarà dunque meglio agire con maggior tempestività e lucidità mentale per raccogliere poi i frutti, cresciuti su un terreno fertile, ricco di nuova energia, che ci procurerà un benessere duraturo.
Elke Colangelo

                                                       
                               






IL GRANDE RULLO COMPRESSORE.......

http://lesciechimicheagenova.blogspot.it/2012/11/il-grande-rullo-compressore.html

                          


                                                       
P.S. Poiché la specie dei Debunkersensis si camuffa spesso sotto “mentite foglie”, mi attribuisco anch’io un titolo fasullo, hm… per esempio potrei nominarmi Giornalista Entomologa, esperta in Fisica con Dottorato di Ricerca di Desbunkerizzazione atomica. Ah, ho vinto anche un premio Nobel per la ricerca delle specie in estinzione e sono ideatrice del progetto su scala mondiale di destercorizzazione intensiva.
                                

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